Allungare la vita ai laser del citometro – Parte 2

Torniamo alla domanda: “Cosa posso fare affinché il laser del mio citometro duri a lungo?”

laser del citometro

E posso davvero fare qualcosa? Sì certo.

  1. Centrifughe, e tutte le attrezzature che producono vibrazioni, non possono essere alloggiate sullo stesso tavolo che ospita il citometro e dentro di esso il laser. Il progettista ha fatto quello che poteva: ha inserito dei piedi di gomma importanti per isolare meccanicamente, disaccoppiare dicono gli ingegneri, il citometro dal tavolo e al suo interno il banco ottico dal citometro, ma certo non ha immaginato, per esempio, che montassimo sopra lo strumento una stampante magari a getto di inchiostro.
  2. Come evitare le sovra-temperature? Il calore prodotto dal tubo laser viene smaltito, disperso nell’ambiente circostante con l’ausilio di un sistema di ventilazione ad aria forzata costituita da dissipatori, ventole, filtri, tubi e prese d’aria. Tutti vanno mantenuti in perfetta efficienza. Il filtro di ingresso dell’aria, quello grande, deve essere mantenuto pulito e sostituito se necessario, questo dovrebbe riuscire a prevenire il formarsi di uno strato di povere sul dissipatore della testa laser difficile da rimuovere in laboratorio. Le ventole sono il componente attivo del sistema, sono 2 perché almeno una funzioni sempre. Senza di esse il laser subisce danni irreversibili in pochi minuti. Sono sottoposte ad uno stress notevole. Quando iniziano ad essere rumorose debbono essere sostituite, altrimenti diventano meno efficienti, smaltiscono meno calore, aumenta la temperatura della testa laser, e con lei la temperatura dell’aria e la temperatura delle ventole che girano più lentamente peggiorando la situazione in una spirale pericolosa. Insomma si verifica la cosiddetta, temutissima, valanga termica. Le prese d’aria vanno tenute libere, senza ostruzioni, come pareti, altri strumenti o raccoglitori. O addirittura chiuse con cartone e cerotti. Lo strumento non deve essere attufato in ambienti troppo piccoli, con altri apparecchi troppo vicini e sopra di esso vanno evitati reagentari o mensole. Tutto ciò che fa riaspirare dal citometro l’aria già riscaldata dallo strumento riduce l’efficacia del sistema di raffreddamento. Come a dire che l’essere riusciti ad installare lo strumento in posto inidoneo non è una vittoria sulle difficoltà della vita ma un errore. Obiezione comune: “il primario (la struttura) ha deciso così”. E si vede che hanno soldi da spendere. L’aria dell’ambiente dovrebbe essere fresca, pulita e asciutta, in una parola condizionata. Gli strumenti sono progettati per essere installati in laboratori ospedalieri, per gli ospedali da campo, vengono realizzate apparecchiature speciali che costano altre cifre o hanno tipiche limitazioni.
  3. Quasi tutti gli strumenti di citometria hanno una funzione di attesa, stand by, che mette il laser in un punto di lavoro a bassa corrente, e quindi a bassa energia da smaltire, che tiene il tubo fresco, ma pronto a lavorare immediatamente. Se sia ha la necessità di dover acquisire altri campioni nelle prossime 4 ore o meno è consigliabile utilizzare lo stand by piuttosto che spegnere lo strumento.

Nel prossimo post si proverà a capire perchè i laser a gas muoiono comunque.

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